Questione di sguardi

Guardarsi “in cagnesco”, fra i cani e fra i lupi, ha un’importante valenza: quella di una raffinata comunicazione.

Essi, per comunicare, adottano diversi atteggiamenti del corpo che vanno dall’annusarsi reciprocamente ai vari movimenti della coda o anche all’immobilità.

Ma una loro forma di comunicazione davvero sorprendente è quella di riuscire a “misurare” la pressione o i battiti cardiaci dell’avversario e capirne il relativo stato d’animo. Tutto questo lo fanno attraverso lo sguardo.

Le pupille, in questa forma di comunicazione, giocano un ruolo fondamentale. Il loro grado di apertura, infatti, dipende direttamente dal sistema nervoso autonomo che è lo stesso che regola il battito cardiaco, la pressione e quindi lo stato emotivo.

Una pupilla dilatata è segnale di paura, viceversa, una pupilla ristretta indica un soggetto furibondo dal quale stare alla larga.

La risposta fornita da un cane e/o un lupo dipende, quindi, dallo stato d’animo dell’avversario che si trova di fronte.

Dott.ssa Primula Meo per ATA-PC Italia